Saracinesca

sa-ra-ci-né-sca

Significato Cancellata scorrevole di legno o metallo; paratia; serramento scorrevole per porte e finestre

Etimologia femminile sostantivato dell’aggettivo saracinesco, cioè ‘dei Saraceni’, da saracino. Variante di saraceno, sono dal greco sarakenós, nome di un popolo arabo (a sua volta dall’arabo sarqi ‘orientale’).

La saracinesca è un elemento presente in maniera capillare nel tessuto delle nostre città: una paratia difensiva, perlopiù metallica, formata da elementi avvolgibili che scorrono lungo due guide, con cui si chiudono e proteggono gli accessi a locali e fondi. Nel suo essere alzata o abbassata si fa immagine portatrice di significati sul momento di attività e su quello di interruzione del lavoro: le saracinesche alzate fino a tarda notte ci parlando di un adoperarsi febbrile, e vedere di nuovo aperte saracinesche che erano perennemente chiuse ci racconta una rinascita economica; le saracinesche abbassate ci parlano di riposo feriale, di raccogliemento dolente, di abbandono. Ed è bello che tutti questi vividi significati della vita comune siano veicolati dal moto di un serramento.

Pare chiaro che questa tecnologia sia derivata da ben altra tecnologia difensiva (più rude e massiccia), posta a presidio, fin da tempi antichi, dell’apertura o della chiusura del passaggio di una porta d’una fortificazione o di una cinta urbana. Veri cancelli che venivano calati e sollevati con funi e argani. Senza poi parlare delle saracinesche-paratie che bloccano o permettono flussi d’acqua. Ma resta una seria domanda: com’è che c’entrano davvero i famosi saraceni con le saracinesche?

Ebbene, sarebbe arduo sostenere che l’uso della saracinesca in Italia sia stato mutuato dai Saraceni. È più probabile che tale provenienza sia stata una suggestione, impressa nella lingua. Qualcuno ha anche sostenuto che il nesso fosse da ricercare nel suo essere strumento contro le scorrerie dei Saraceni. Ma anche questa affermazione è difficile da dimostrare.

Parola pubblicata il 24 Agosto 2017