Turcimanno
tur-ci-màn-no
Significato Interprete; mezzano
Etimologia dall’arabo targiumān interprete.
Parola pubblicata il 04 Agosto 2014
tur-ci-màn-no
Significato Interprete; mezzano
Etimologia dall’arabo targiumān interprete.
Parola pubblicata il 04 Agosto 2014
Con questa parola, di gusto ghiotto per gli amanti del desueto, in Occidente si identificava l’interprete di lingua araba, turca o persiana. Si trattava di un ruolo di importanza cardinale, dato il peso del Medio Oriente sulla vita politica ed economica dell’Europa: non c’era ambasceria, corte, missione commerciale, dogana o porto che ne potesse fare a meno. In realtà il turcimanno - anche chiamato dragomanno - nasce negli Stati Crociati come figura amministrativa di raccordo fra Cristiani e Musulmani, a carattere fondamentalmente diplomatico; ma questo ruolo ebbe tale rilievo da suggerire una decisa estensione di significato.
Oggi il turcimanno resta l’interprete in genere, e ancor più in genere il sensale, il mezzano. Usando tale parola si riescono a vestire queste figure comuni con connotati a un tempo dignitosi e levantini: arrivati ad Amman ci affida a un turcimanno che verso un onesto compenso ci può accomodare escursioni e soggiorni nei luoghi più belli; il cliente inesperto può rivolgersi al turcimanno del grande negozio d’elettronica per scegliere un computer; e ricevuta una lettera misteriosa che parla di eredità si bussa alla porta dell’avvocato perché ci faccia da turcimanno.