Valutazione

va-lu-ta-zió-ne

Significato Stima di un valore economico; giudizio

Etimologia da valuta valore economico, dal latino: valere essere forte, esser capace, significare.

Un quadro d’autore è stato valutato sei milioni di dollari; un tema in classe è stato valutato insufficiente; il progetto è stato valutato idoneo per il finanziamento; il chirurgo valuta la situazione troppo pericolosa per intervenire.

Quello della valutazione è un giudizio tanto comune, nel nostro orecchio, quanto difficile. Con un occhio al ‘valere’ latino ed emancipandosi dall’economia, si tratta del giudicare se e quanto qualcosa sia forte, sia capace, e ancora più nel profondo, che significato regga. La valutazione spaventa e inquieta quando si subisce, ma ancora di più, per il peso che grava una stima così importante, dovrebbe spaventare e inquietare - e rendere perciò accorto - chi la compie: serve uno sguardo abbastanza penetrante da poter scorgere il senso e le attitudini di ciò che si valuta, da poter intendere il suo ruolo in una storia.

Si tratta, forse, di uno dei più puri tipi di giudizio, quello che ricerca la possibilità e la virtù.

Parola pubblicata il 18 Settembre 2012