Adunanza

a-du-nàn-za

Significato Riunione, assemblea

Etimologia voce dotta, recuperata dal latino adunare ‘raccogliere, radunare’, composto parasintetico di unum ‘uno’, preceduto da un ad- rafforzativo.

Ci sono alcune parole che mi lasciano imbambolato per la grazia della loro formazione. È il caso di ‘adunanza’.

Per quanto sia un termine che appartiene a un registro sostenuto, e gli siano volentieri preferiti sinonimi più quotidiani come ‘riunione’ o ‘assemblea’, che cos’è un’adunanza non è un mistero. Però capita di rado di soffermarsi a leggervi dentro l’adunare - letteralmente, il rendere uno. Nessun sinonimo insiste su un’immagine così sintetica e potente (tranne il ‘raduno’, visto che ha la stessa origine). A questo si aggiunge l’eleganza del suffisso -anza, proprio dei nomi astratti: infatti non stiamo parlando di un’adunata, militarescamente concreta, ma di una convergenza più profonda, con un’ineludibile componente ideale, spirituale. Non coinvolge solo dei corpi.

Così il problema viene discusso nell’adunanza dei saggi, si chiama l’adunanza della famiglia per comunicare una novella lieta, l’adunanza di quartiere chiede conto agli amministratori di una questione irrisolta.

Rimane una parola splendida da usare laddove si voglia marcare questo tratto di unità e altezza, segnando una differenza non formale ma sostanziale rispetto all’operatività delle riunioni, ai conflitti delle assemblee. Chi potrebbe far polemica in un’adunanza? Chi arriverebbe all’adunanza in ritardo?

Parola pubblicata il 02 Ottobre 2017