Bannare
ban-nà-re (io bàn-no)
Significato Nel gergo informatico, escludere un utente da una comunità virtuale
Etimologia dall’inglese to ban bandire.
Parola pubblicata il 10 Dicembre 2014
ban-nà-re (io bàn-no)
Significato Nel gergo informatico, escludere un utente da una comunità virtuale
Etimologia dall’inglese to ban bandire.
Parola pubblicata il 10 Dicembre 2014
Si tratta di una parola che nell’universo del web è diventata molto importante: il ban è un’azione sanzionatoria riservata agli amministratori di una comunità virtuale, con cui, temporaneamente o permanentemente, ne viene interdetto l’accesso o la possibilità di pubblicarvi contenuti a utenti che abbiano compiuto un’infrazione delle regole della comunità stessa. Si tratta di un’azione di importanza elementare, imprescindibile per evitare apporti distruttivi o illeciti. Ovviamente ha anche dei profili di criticità per quanto riguarda la libertà d’espressione: essere bannati per aver espresso opinioni lecite non condivise dagli amministratori è estremamente fastidioso.
Si tratta dell’ennesimo anglismo inutile e barbaro che si è fatto strada nella nostra lingua a spallate? No. È vero, abbiamo un omologo, che è bandire; ma bannare ha un significato specifico e attuale (certo figlio del prestigio dell’inglese in ambito informatico), mentre il verbo bandire, così generico, comporta un richiamo a sanzioni di periodi storici risalenti - in maniera simile all’esilio - che riferito a una comunità virtuale suonerebbe strano e inappropriato.
E poi c’è da calcolare che anche il verbo bandire lo abbiamo mutuato, attraverso il francese, da una radice gotica, sette-otto secoli or sono. L’italiano non è una monade: la porta era già aperta ed è entrato anche bannare.