Monade

mò-na-de

Significato Unità di base, indipendente, semplice e indivisibile

Etimologia dal greco: monàs unità.

Questa parola giace nella nostra mente come sbiadito ricordo della filosofia studiata a scuola, in particolare riferita al pensiero di Leibniz - che articola una teoria piuttosto complessa sulla struttura della materia, arrivando ad individuare come unità elementare di questa una particella (la monade, appunto) dotata sia di caratteri fisici sia di caratteri spirituali. Senza addentrarci nella monadologia leibniziana, vediamo quali sono le qualità che la lingua profana associa alla monade, in modo da poter impiegare questa versatile parola anche quando non si parla del liceo.

La monade si differenzia dall’atomo - che pure individua il concetto di unità semplice e indivisibile - in particolar modo per il suo carattere ideale: quando si parla di monade non si considera un’entità tangibile. Ciò vale anche per l’atomo inteso in senso figurato, è vero, ma questo mantiene comunque il colore di una concretezza fisica. Inoltre la monade, proprio per il suo connotato spirituale, non è solo un elemento-base semplice e indivisibile, ma implica anche una completa indipendenza rispetto all’esterno - che può essere declinata come chiusura, isolamento. Anzi forse è proprio questo il connotato fondamentale della monade, il suo tenore precipuo, che la tinge di una sfumatura tendenzialmente negativa - speculare alla positività della relazione.

Si potrà criticare l’amico che, da quando si è fidanzato, si è asserragliato nella monade della coppia; la destrutturazione della famiglia in monadi può rivelarsi una vera piaga sociale; una superbia sorda può tragicamente avvicinare l’uomo ad una monade; la piccola isola potrà aspirare ad essere una monade paradisiaca; e nei momenti di tristezza ci si potrà rifugiare nella monade di un piacevole e segreto interesse fine a sé stesso.

Parola pubblicata il 03 Marzo 2014