Beota

be-ò-ta

Significato Abitante della Beozia, regione della Grecia centrale; stupido

Etimologia dal latino: Boeotus, da greco: Boiotos abitante della Boiotia Beozia.

Presso gli Ateniesi, i Beoti non avevano fama di essere proprio delle cime - tanto che vennero presi come antonomasia per l’ottuso. Antonomasia che ebbe un successo clamoroso, arrivando ad essere di uso comune anche per gli autori latini, e figuriamoci, ha retto benissimo fino a oggi. Certo, non è una parola carina, anche perché la Beozia non si è spopolata né è sprofondata come Atlantide, e immagino che debba scocciare reggere un simile macigno sul proprio nome geografico fin nel duemila… Ma il suono! È talmente eloquente, quasi onomatopeico (a metà fra il verso di una pecora e di una vacca), così largo, lento e grasso, disegna perfettamente l’indole e l’espressione del beota, la bocca semiaperta, la mente grossa e tarda, il movimento goffo e sciocco.

Senza farsi trasportare dall’estetica, resta una parola estremamente pesante, dura e un po’ boriosa, come è ogni giudizio sull’altrui intelletto.

Parola pubblicata il 23 Agosto 2012