Cariatide

ca-rià-ti-de

Significato Scultura femminile usata come colonna; persona indolente o indifferente; persona retrograda

Etimologia dal greco kariàtis donna di Caria.

Quanto gusto in una sola parola!

Se avete presente l’Acropoli di Atene, forse avrete in mente anche l’Eretteo, il più antico fra i templi che vi si trovano, luogo magico dei primi culti ateniesi. Questo tempio ha una particolare loggia, sorretta da colonne scolpite come figure femminili: le Cariatidi.

Secondo la ricostruzione etimologica classica, propriamente, le Cariatidi altre non erano che le donne di Caria, un’antica città del Peloponneso. Durante le guerre persiane, questa città si era schierata dalla parte sbagliata: i Persiani. Così quando gli Ateniesi trionfarono, come era riguardoso uso dei tempi, fecero schiave tutte le donne. E con un’ironia garbatissima gli scultori ateniesi immortalarono le tristi e affaticate donne deportate da Caria nella loggia dell’Eretteo, a imperitura memoria. Simpatici.

Dalle Cariatidi dell’Eretteo scaturisce così il nome generico di cariatide quale colonna scolpita con le fattezze di donna. (Diciamolo, non solo colonna: può essere una cariatide anche una parasta, cioè un pilastro inglobato nella parete e da cui sporge appena, o una lesèna, elemento visivamente simile alla parasta ma che non regge nulla ed è solo decorativo).

Il bello dei significati figurati di questa parola è che fanno ironia su questo tipo di scultura. Mentre gli omologhi maschili, i telamoni, sono quasi sempre raffigurati tutti tesi nello sforzo titanico e macho di reggere il peso dell’edificio, le cariatidi sono tendenzialmente statiche e indifferenti, nel viso e nella posa. Allora la cariatide diventa subito la persona indolente, silenziosa, che non si muove. E la vocazione all’eterna immobilità della Cariatide suggerisce anche il significato di persona retrograda, di idee antiquate. Quindi può essere una cariatide l’amico posapiano che segue ciò che gli succede intorno con un po’ di ritardo, durante la partita di calcetto ci si pente di aver messo una cariatide in porta, la cariatide di turno profetizza il ritorno alla carta dei quotidiani, e il grande attore è ormai ridotto a una cariatide ma continua a riempire i teatri.

Parola pubblicata il 02 Ottobre 2015