Crasso

cràs-so

Significato Grasso, denso; madornale, pesante; ultima parte dell’intestino

Etimologia dal latino crassus grosso, grasso.

Questo allotropo di “grasso” è davvero una risorsa interessante. Nel registro letterario mantiene il significato di grasso, ma elevato, con un connotato di densità: a esempio, si può parlare della terra crassa, o di una crassa nebbia. Più comunemente - ma sempre in un registro alto - il crasso diventa il grossolano, il madornale, il pesante: pensiamo alla crassa ignoranza di chi vuol concionare senza sapere, ai crassi errori compiuti per superficialità e faciloneria, al crasso sonno postprandiale della domenica pomeriggio. In questo senso questa parola trasmette con una grazia e con un’intensità uniche sensazioni di gravità e torpore - dipingendo il grasso non come gonfio e debordante, ma come mollemente pigro.

Invece l’intestino crasso - ultima parte dell’intestino - è così chiamato proprio per la sua maggiore consistenza rispetto al tenue: in latino tenuis significa sottile.

Nota storica extra: questa parola ci porta alla mente il nome di Marco Licinio Crasso, che a Roma, nel 60 a.C., fu Triumviro insieme a Cesare e Pompeo. In questo caso va notato che “Crasso” è un semplice cognomen romano; il fatto che costui, ai suoi tempi, fosse anche in assoluto l’uomo di più opulenta ricchezza della romanità è una coincidenza.

Parola pubblicata il 24 Ottobre 2014