Eccidio
ec-cì-dio
Significato Strage, sterminio; rovina
Etimologia voce dotta recuperata dal latino excidium, da exscìndere ‘squarciare, annientare’, con sovrapposizione di uccidere.
Parola pubblicata il 11 Settembre 2021
ec-cì-dio
Significato Strage, sterminio; rovina
Etimologia voce dotta recuperata dal latino excidium, da exscìndere ‘squarciare, annientare’, con sovrapposizione di uccidere.
Parola pubblicata il 11 Settembre 2021
Parola serissima, a cui ricorriamo in contesti estremamente precisi. Infatti ha diversi sinonimi, ma se ne distingue nell’uso in maniera piuttosto netta. E riserva qualche sorpresa.
Dobbiamo partire da un primo disorientamento che ci può causare: l’elemento -cidio che ci parla di uccisioni (quello che deriva dal latino cāedere ‘tagliare’), di solito segue un primo elemento che indica chi o cosa venga ucciso (liberticidio, regicidio e avanti con tutte le grame stazioni a cui fa fermare). Ma nell’eccidio chi viene ucciso?
Ebbene, qui il -cidio, originariamente, non c’entra. L’eccidio deriva dal verbo latino exscindere — in cui gli ingegni più acuti già riconosceranno uno scindere che ha il significato di ‘dividere’. Exscindere significa distruggere, e distruggere a un grado… militare. Squarciare, demolire, radere al suolo, annientare. Ma naturalmente la distruzione edilizia di questo genere si accompagna sempre a una distruzione di vite umane — e ha finito per sovrapporsi, nella forma oltre che nel senso, alla famiglia del -cidio.
Quando l’eccidio emerge in italiano, ha uno spettro di usi piuttosto ampio. Non è solo lo sterminio di molte persone per mano umana, ma anche per cause naturali, e perfino la morte di una sola persona, ma particolarmente violenta, o addirittura una distruzione prossima a quella del significato latino. Però ha finito per specializzarsi.
Oggi è chiamata ‘eccidio’ una specifica strage di persone, una situazione, un atto in cui una moltitudine viene trucidata — e non solo. Ha un tratto di rilievo politico, memoriale. Questo solco semantico, così peculiare, è anche figlio della scelta sistematica di chiamare così, quasi con l’aura di un termine tecnico, di un nome proprio, un vasto genere di uccisioni perpetrate dai nazisti e dai fascisti; e una specializzazione così netta è stata possibile proprio perché col suo tratto aulico non ha mai avuto la varietà d’uso di sinonimi come ‘strage’ o ‘sterminio’ — ha sempre avuto un contegno serio. Si può fare strage di cuori, possiamo completare lo sterminio della patisserie mignon avanzata dopo la cena, ma ‘eccidio’ non si presta a simili attenuazioni.
Aulico e non astruso, è diventato un alto termine civile che si muove per stigmatizzare.