Stigmatizzare

stig-ma-tiz-zà-re (io stig-ma-tìz-zo)

Significato Bollare con parole di biasimo

Etimologia voce recuperata dal greco tardo stigmatízein ‘marchiare, bollare’, da stígma ‘marchio’.

Una parola davvero molto alta, ma non astrusa, e che anzi può entrare facilmente nei nostri discorsi col contributo di un significato preciso e forte come pochi. Non è una parola leggera, però, anzi.

Dentro ci suona la parola ‘stigma’, che ne è la base: lo stigma è letteralmente il marchio. Nell’antichità classica era quello che veniva impresso, spesso in fronte, a schiavi fuggitivi e criminali, ma ancora oggi parliamo dello stigma come attribuzione di un connotato negativo pubblico e persistente, che scaturisce da azioni, qualità, stati personali — pensiamo al pervicace stigma sociale provocato da una malattia, allo stigma che in certi contesti l’adesione a un’ideologia politica può rappresentare, allo stigma di una condotta poco conforme al ruolo.

Ecco, lo stigmatizzare coglie tutta la gravità di questa marchiatura e la applica: diventa un biasimare in maniera aspra, un criticare con energia. Ma la sua non è una forza volatile, non passa e va come un grido nel vento. Resta una marchiatura. È un biasimare grave non per i contenuti e i modi, ma per gli intenti: vuole bollare, disapprovare, criticare con tanta fermezza da giungere al punto di un giudizio negativo finale. Lo stigmatizzare non sbraita, né si espone solamente nei casi più serî: essenzialmente, è estremo nel suo presentarsi come parola pesante, definitiva quanto un marchio — l’ultima parola.

Così si fa una manifestazione per stigmatizzare un genere di violenza sociale che passa a torto sotto silenzio, e stigmatizziamo in classe la dinamica che ha portato da uno screzio all’offesa personale; si stigmatizzano le parole vergognose del giornalista così come gli errori ricorrenti dell’arbitro; e il sindaco si affanna a stigmatizzare il comportamento dei cittadini che gestiscono le deiezioni dei loro animali come un fatto della natura da accettare com’è — chi raccoglie il sole e la pioggia?

Una parola non solo elevata ed elegante, ma capace di fotografare un’intenzione comune e importante di bollatura (nel grande campo del giudizio, che va dal civile al bigotto), che troviamo in critiche e biasimi, e che però, rispetto a critiche e biasimi, è ulteriore.

Parola pubblicata il 29 Novembre 2020