Empio

ém-pio

Significato Sacrilego; spietato, crudele, iniquo

Etimologia dal latino impius, derivato di pius ‘pio’, con prefisso negativo in-.

Questa parola, pur nella sua assoluta gravità, ha un profilo sbilanciato che finisce per essere piuttosto buffo. Infatti, anche se notarlo richiede uno sguardo in più, è piuttosto evidente che la qualità dell’empio sia collegata con quella del pio, e che anzi ne sia la negazione (potremmo vederlo come un in-pio).

Ora, il pio è il profondamente devoto, magnanimo, misericordioso — e ad essere realisti è una qualità positiva piuttosto estrema, che non ci capita spesso di riconoscere in qualcuno. Ma l’empio è parimenti estremo, ed è questo il punto curioso: in quanto negazione del pio, invece di essere un tutto sommato onesto non profondamente devoto è senza gradi intermedi lo spietatamente sacrilego. E questo si può notare anche nella contrapposizione in latino fra pius ed impius.

La forza dell’empio sta proprio nell’intensità del suo significato. È anche in buona compagnia di sinonimi (evidentemente la gente del passato che affolla il nostro albero genealogico fin dalle sue più lontane diramazioni ha trovato importante descrivere questo genere di qualità) ma conserva un’aura unica — potente e netta come nessuna. Non ha le rigidità dello scellerato, non ha la magniloquenza dell’abominevole, non è limitato alle concretezze del sacrilego e del profanatore.

L’empio sa avere un respiro tanto ampio quanto può esserlo una spregiosa mancanza di rispetto verso la dimensione della religione, del sacro o del valore in genere (o al minimo un’irriverenza) — e in usi più particolari si riflette nelle qualità dello spietato, del crudele, dell’iniquo: l’empio è misura di tutto il male peggiore. Come tutte le parole di questo tipo, si presta alla serietà più alta, e all’ironia che ne sappia maneggiare gli spigoli.

Così si può parlare di come il comitato locale sia riuscito a fermare l’empio piano di sfruttamento del territorio, di come il nuovo consiglio di vertice sia considerato un palmarès di gente empia, di una manifestazione empia che stravolge una celebrazione tradizionale, di un giudizio empio che sovverte il giusto, di un’empia vendetta — ma anche delle empie pizze che vengono servite nel locale turistico.

È una risorsa grave, che nonostante rischi spesso l’affettazione, l’enfasi, l’esagerazione, può risultare estremamente utile quando si voglia significare con forza e pulizia speciale questo genere di estremo.

Segnaliamo anche che ‘empio’, all’uso toscano, può anche voler dire ‘pieno’ — ma in questo caso è un termine diverso, fratello del ‘riempire’ e figlio di un ‘empiere’ che deriva dal latino implère.

Parola pubblicata il 21 Agosto 2021