Galvanizzare

gal-va-niz-zà-re (io gal-va-nìz-zo)

Significato Rivestire un metallo con un altro mediante elettrolisi; per estensione, elettrizzare

Etimologia dal nome del fisico Luigi Galvani, inventore dei processi elettrolitici di galvanoplastica (creazione di oggetti di metallo di forma e dimensioni desiderate tramite depositi metallici omogenei su uno stampo in plastica) e galvanostegia (copertura di metalli con a scopo ornamentale o protettivo); in particolare la parola deriva dal celebre esperimento di Galvani con le rane: casualmente scoprì come una corrente elettrica facesse muovere i muscoli di una rana morta.

L’immagine è intuitiva, ma ha diverse connotazioni: il galvanizzato è elettrico, eccitato come i metalli e i conduttori della galvanizzazione - o meglio, come i muscoli stimolati elettricamente; è spavaldo e brillante come il metallo reso inossidabile - o ancor meglio, forte, pronto e scattante come fosse invasato dal fulmine.

In questo modo il galvanizzato diventa sinolo di energia, entusiasmo ed euforia, quasi connotato dalla non padronanza di sé, esaltato ed effervescente e gioviale come l’ottimista davanti ad un nuovo progetto, come chi abbia a lungo faticato davati ad un grandioso risultato, così come i fautori di un’idea civile, limpida e forte, saranno galvanizzati dal discorso carismatico di uno di loro.

Parola pubblicata il 28 Luglio 2011