Incistarsi

in-ci-stàr-si (io mi in-cì-sto)

Significato Racchiudersi in una cisti; inserirsi

Etimologia composto da in dentro e cisti, dal greco: cystis vescica.

Alcuni esseri viventi, in precisi momenti del loro ciclo biologico, possono entrare nello stadio di ciste; è il caso dei parassiti, che giunti nel corpo dell’ospite si procurano una cavità in cui ricoverarsi, protetti da pareti proprie o erette dallo stesso ospite contro il corpo estraneo. L’incistarsi, in senso figurato, è quindi l’inserirsi - un inserirsi mantenendosi comunque separati dal contesto, come se si rimanesse all’interno di una vescicola, di un involucro.

L’uomo facoltoso che si vuole trasferire in un paradiso del Pacifico vi si incisterà, portandosi dietro il suo modo di vivere e rimanendo impermeabile alle suggestioni della vita semplice del posto; nella cittadina dabbene si incisterà una cellula criminale che da lì può agire indisturbata; nella mente del bambino si incisterà una violenza subìta, crescendo nascosta insieme a lui finché non rivedrà la luce in un modo o nell’altro.

Nonostante questo verbo sia codificato come riflessivo, potrebbe essere anche usato altrimenti: si potrà incistare un giusto dubbio nella mente del fanatico, sperando che cresca abbastanza da imporgli una riflessione, o sviluppando un articolo si potrà incistare una considerazione estemporanea per poi spiegarla in coda alla luce di quanto detto.

Il concetto che questa parola esprime è sottile e articolato: non si sentirà usare da persone il cui pensiero non brilli per spessore.

Parola pubblicata il 14 Maggio 2013