Lavativo

la-va-tì-vo

Significato Fannullone, scansafatiche; clistere

Etimologia da lavare, su modello di purgativo.

Sui clisteri c’è molto da dire, ma non è questo il luogo. Concentriamoci su come è che il concetto di ‘clistere’ possa confluire in quello di ‘scansafatiche’: perché nella stragrande maggioranza dei casi, quando parliamo di un lavativo, non intendiamo un medicamento, ma qualcuno che per pigrizia non fa quel che dovrebbe.

Si tratta di un’associazione nata nell’ambito del gergo militare: l’umorismo del legare lo scansafatiche al clistere non è raffinatissimo, e il nesso è un po’ sfuggente. È una semplice associazione deprezzativa, volta a ingiuriare un genere di persona che nell’economia della caserma risulta specialmente spiacevole: chi si sottrae per pigrizia ai propri uffici. E possiamo immaginare che questo nomignolo sia stato ideato proprio in ragione del fatto che il clistere è universalmente ritenuto sgradevole - anche se non è un collegamento così brillante.

Diverso è il significato di ‘lavativo’ in ambito teatrale: descrive una parte che l’attore considera poco gratificante, o una produzione di scarsa caratura.

Comunque, comunemente si può parlare dello studente lavativo che non consegna i compiti assegnati, del bracciante lavativo che lascia agli altri i lavori più pesanti, del coinquilino lavativo che non fa mai le pulizie quando deve.

Parola pubblicata il 12 Ottobre 2015