Umorismo

u-mo-rì-smo

Significato Facoltà e inclinazione a cogliere gli aspetti più divertenti o paradossali della realtà

Etimologia da umore, che viene dal latino umor liquido.

Non è facile imporre una categorizzazione al riso. Certamente esistono tipi di riso diversi, ma hanno dei contorni impalpabili, che mettono a dura prova le maglie della più esatta delle definizioni. Inoltre, un uso generico o controverso dei nomi delle diverse disposizioni al riso non aiuta ad avere un quadro più chiaro. Caso esemplare, l’umorismo.

Questa parola nasce nell’uso inglese (da humor) con riferimento alla medicina ippocratica: le passioni sono frutto degli squilibri fra i quattro umori fondamentali, e l’umorismo si presenta quale parossismo di una passione ridanciana. Ma oggi, il nesso con l’origine è perduto.

L’umorismo, fra i diversi tipi di riso, dovrebbe essere il più pacato e comprensivo. Non è accecato dalla risata come la comicità, non è spietato come il sarcasmo, non ribalta la realtà come l’ironia, né ha gli scopi sociali della satira. Si potrebbe dire che l’umorismo è un riso simpatico, nel senso proprio del termine: un riso con cui conosciamo gli altri e noi stessi. Ma nella nostra lingua c’è stata un’importante statuizione sull’umorismo, da cui non si può prescindere, e che riecheggia negli studi di ogni studente: quella di Pirandello.

Egli traccia il confine fra comicità e umorismo ricorrendo alla celeberrima idea della vecchia truccata e imbellettata, vestita con abiti giovanili. Ella suscita il riso perché è il contrario di quel che ci si aspetta che un’anziana signora sia - e questa è la comicità. Ma se ci si spinge a riflettere che quella signora si è così conciata per parere più giovane e trattenere a sé il giovane marito, il riso si smorza; si entra dentro quell’avvertimento del contrario, giungendo a un sentimento del contrario - e questo è l’umorismo. E allora sì, resta un riso, ma su cui grava un’ombra paradossale: l’empatia.

Parola pubblicata il 15 Febbraio 2015