Memorandum

Latinismi crudi

me-mo-ràn-dum

Significato Documento che fissa i termini generali di una questione o di un accordo, specie in diritto internazionale; lista di indicazioni o di istruzioni che riguardano operazioni commerciali da concludere o in corso; rapporto sommario; taccuino

Etimologia voce latina, letteralmente ‘cosa da ricordare’, neutro del gerundivo di memorare ‘ricordare’.

  • «Le ho inviato un memorandum sull'incontro di stamani.»

Un evidente latinismo, peraltro proprio del linguaggio diplomatico, giuridico, commerciale — il che contribuisce a paludarlo di una certa concreta serietà di diritto e d’affari. Nel memorandum si trovano cose importanti, sono fissati termini di questioni di rilievo, nero su bianco: è ‘ciò che deve essere ricordato’. Ma non dobbiamo credere che questo fughi le sue ombre, anzi.

Lo scriveva anche Niccolò Tommaseo, autore ottocentesco di un importante dizionario della lingua italiana, ai tempi in cui questa parola stava iniziando a essere usata: è un termine corrente in quei gabinetti che «sanno come Latino venga da Lateo [occultarsi, ndr], cioè che la parola ci è data per nascondere i nostri pensieri». È una falsa etimologia, una battuta (Tommaseo era antipatico ma burlone), che però dice il vero: spesso ricorriamo a termini in lingue prestigiose per nascondere, più che per dire. Lo stesso memorandum, dichiarando di fissare nero su bianco qualcosa di cui deve essere tenuta memoria viva, adombra conflitti, conseguenze. Un «Ricordati che cosa abbiamo detto» può anche essere allusivamente minaccioso.

L’accordo con un regime militare fissato in un memorandum può coprire una situazione scomoda con un velario diplomatico, il memorandum d’intesa dovrebbe poter avviare il rinsaldamento di rapporti incrinati, e all’incontro al vertice segue un memorandum che pone in nuovi termini una vecchia questione. Non ha la solennità di un trattato, la sua analisi è per sommi capi, e si presta con disinvoltura e urgenza a mettere nero su bianco ciò che serve.

Il memorandum non è solo questo documento, però. Può prendere la forma di una lettera commerciale con una lista di indicazioni o di istruzioni che riguardano operazioni da concludere o in corso (arrivando anche a indicare il formato di carta da lettera tradizionalmente usato per queste comunicazioni). Può prendere anche quella di un taccuino, di un quadernetto di appunti — le proprie annotazioni non sono forse proprio cose da ricordare? Così posso segnarmi tutto sul mio memorandum.

Più in generale diventa il rapporto schematico, per cui possiamo passare a superiori indolenti sfilze di memorandum (che vengono sistematicamente ignorati), basare la nostra presentazione sul memorandum che ci ha fornito il reparto di ricerca, o andare a fare la spesa col pretenzioso memorandum elaborato dal resto della famiglia.

I latinismi hanno un sapore deciso, comunicano atmosfere nette e sono spesso più accessibili di quanto paiano — dopotutto l’abbreviazione di memorandum è memo: sono parole facili da usare in contesti elevati, ma anche usarle per scherzare è immediato.

Parola pubblicata il 10 Novembre 2022