Plaga

plà-ga

Significato Regione sconfinata, ampia, remota o non localizzata; in petrografia, porzione di roccia che contiene cristalli irregolari e relativamente grandi

Etimologia dal latino plaga ‘piano, spazio aperto, regione’, probabilmente dalla stessa radice del greco pélagos ‘mare’.

La grazia e la precisione dell’indefinito. No, non capita di frequente di usare questa parola, anche perché sembra che sia difficile averne bisogno. Impressione non del tutto corretta.

La plaga è uno spazio, specie geografico, con dei caratteri peculiari: è senz’altro estesa, tant’è che il suo spazio si può descrivere come una regione, ma è uno spazio o remoto o del tutto non localizzato. Insomma, la plaga è un vasto altrove. Significato che poeticamente non è mica male: forse non serve per andare a fare la spesa, ma… oppure serve? Magari quando chiediamo all’ortolano rassicurazioni sul fatto che i limoni siano siciliani e non vengano da qualche plaga dell’altro emisfero; gli amici, a prescindere dalla plaga in cui vanno in vacanza, si fanno sempre le stesse foto col mojito; l’arredamento eccentrico suggerisce una vita viaggiata di plaga in plaga o una passione per i mercatini dell’usato.

Mentre il paese, la zona, il territorio, la regione e figuriamoci il luogo, il posto sono specificazioni geografiche che confinando riducono il riferimento spaziale, la plaga ci dà la forza dello sconfinato. È un posto, certo, ma non ci si presenta perimetrato, prescinde dalla localizzazione. La sua estensione che non ha fretta di indovarsi ha una forza e una versatilità sorprendenti.

Note di coda: la plaga può anche essere una regione celeste e la terragna porzione di roccia che contiene una quantità di cristalli grossotti e irregolari. Non c’entra con ‘piaga’, questo deriva da un altro plaga latino, col significato di ‘colpo, ferita’, e nemmeno con ‘spiaggia’, che deriva da plagia ‘pendio’. Invece pare che c’entri, e che meraviglia, col pelago, col mare. Che a ben vedere è lo sconfinato sperimetrato per eccellenza, tranquillamente remoto e facilmente illocalizzabile, piano, aperto, equo.

Parola pubblicata il 12 Agosto 2018