Psicagogico
psi-ca-gò-gi-co
Significato Che riguarda l’evocazione delle anime dei morti o il loro invio all’oltretomba; di intervento, che guida la personalità nel suo sviluppo; che suggestiona ed eccita il pensiero
Etimologia dal greco psychagogikós, da psychagogía, il ‘guidare le anime’, composto di psyché ‘anima’, e da un derivato di ágein ‘condurre’.
- «È una musica psicagogica, potrei ascoltarla per ore e mi parrebbero minuti.»
Parola pubblicata il 26 Giugno 2024
Eterna freschezza del greco. Certe sue parole possono avere dei significati scolpiti da sempre… ma possono sempre generarne di nuovi, anzi nuovissimi, riprendendo il senso da estendere come se non fosse passato un minuto.
La qualità dello psicagogico ci chiede di parlare della psicagogia, pratica ancipite, ambivalente, che si sviluppa in due versi opposti. Si tratta, alla lettera del greco psychagogía, del ‘guidare le anime’ (psyché è ‘anima’, ágein ‘condurre’). Si può trattare di una pratica di evocazione delle anime, richiamate dall’oltretomba per essere interrogate — una pratica divinatoria, quindi. Ma si può anche trattare del rito compiuto sulla tomba vuota al fine di spedire nell’oltretomba l’anima rimasta impigliata nel mondo, specie perché il corpo che ha lasciato è rimasto insepolto. (In realtà la psychagogía greca aveva anche il significato di diletto, divertimento — e s’intende facilmente come è che la guida dell’anima scavalli in questi significati, ma non hanno avuto successivo successo).
Sono senz’altro significati piuttosto tecnici, specialistici, che restano in una prospettiva strettamente storica. Ma nell’Ottocento, quando il termine viene recuperato, s’inizia via via a pensare che pare cucito su una nuova attività scientifica che riguarda la salute mentale — la psicoterapia. Si dice psicagogico quell’intervento che guida e sostiene la personalità nel suo sviluppo — in una prospettiva intima e organica. Più specificamente, un intervento che stimoli e potenzi le personali capacità analitiche e riflessive che servono a questo sviluppo.
Una magnifica reinterpretazione del vecchio paradigma psicagogico, col suo chiamare e mandare anime — c’è sempre un celebrante ma la guida è più discreta, volta all’autonomia, e l’anima è protagonista lontana da termini finali o sfruttamenti. Ma non solo.
Per estensione — in un registro letterario e forse con una sfumatura più semplice — è psicagogico ciò che suggestiona, che eccita il pensiero. Può essere psicagogico lo spettacolo teatrale, che ci rapisce e rende a una nuova prospettiva; può essere psicagogica la lezione del professore che mi accompagna nella nebulosa della mia conoscenza, e dei suoi problemi; può essere psicagogica una musica che mi porta a un’inattesa introspezione.
Sono significati non banali ma accessibili: questo concetto di un’anima che viene guidata è forte e immediato — e riuscire a dare l’attributo dello psicagogico significa riuscire a riconoscere un filo importante e bellissimo della trama del mondo.