Spampanare

spam-pa-nà-re (io spàm-pa-no)

Significato Togliere i pampini; sciupare

Etimologia composto parasintetico di pampano, nome della foglia della vite (dal latino pàmpinus), col prefisso privativo s-.

Siamo davanti a una parola che è facile usare istintivamente e che è meno facile descrivere in maniera analitica.

Scaturisce dal pàmpino, cioè la foglia della vite, descrivendo proprio l’azione dello spogliare la pianta dalle foglie. Ora, ci sono vari motivi per cui un viticoltore dovrebbe voler togliere le foglie alla vite, sfoltendo le piante fronzute: può servire a migliorare l’insolazione dei grappoli, che così maturano più polifenoli, e può servire ad arieggiarli, impedendo ad esempio la proliferazione di muffe dannose. Il risultato estetico dello spampanare, però, non è dei migliori: la pianta ne esce un po’ sconciata, così come quando, nel momento giusto dell’anno, perde le foglie e si spàmpana da sé.

Quest’immagine dello spampanarsi viene estesa in primo luogo ai fiori: quando non sono più freschi e il bocciolo è un ricordo lontano, si dice che il fiore si smpampana, cioè si apre mollemente perdendo via via i petali. Con che tristezza si vedono i glicini spampanarsi: ci vorrà un altro anno per poterli annusare di nuovo; ma anche io, coi miei giochi col cane, posso spampanare i tulipani, e il bambino curioso spampana la rosa.

Alla fine dei conti lo spampanare e lo spampanarsi si riconducono a uno sciupare e a uno sciuparsi, con la perdita di grazia e freschezza - anche al di là del mondo botanico. Durante un periodo di lavoro eccezionalmente duro è normale spampanarsi un po’, ma anche i bagordi delle feste possono spampanarci; si può notare con piacere che gli anni non hanno spampanato la bellezza della nostra amica, mentre frequentazioni un po’ brute possono portare l’amico a spampanarsi.

Meravigliosa, come tutte le parole dei campi.

Parola pubblicata il 13 Aprile 2017