Stilema

sti-lè-ma

Significato Elemento minimo di stile, caratteristica stilistica

Etimologia derivato di stile, dal latino stilus ‘stilo’, ma anche ‘scrittura’ e ‘modo personale di scrivere’ — col suffisso -ema di fonema.

  • «La ripetizione martellante è uno degli stilemi più vistosi di questo brano.»

Padroneggiare questa parola e saperla usare con disinvoltura, oltre a permettere una certa intelligenza dei fatti del mondo, fa grande impressione: infatti è estremamente comune sentir dire che una persona, come anche un’opera di qualsiasi genere ha stile o un certo stile — magari anche chiamato con un nome più identificativo, minimalista, dark, liberty. Lo stilema si porta oltre a queste considerazioni, che possono essere approssimative e avere una vaghezza disarmante («Mi piace, ha stile!»): ci permette di identificare il singolo elemento che compone lo stile.

Sullo stile dobbiamo riprendere qualche filo che ci porti nella direzione giusta. In latino stilus significa ‘penna’, e indica lo strumento appuntito con cui si scriveva, prima che entrassero in voga le penne d’uccello (nella sua vesta più semplice, una cannuccia). È nome di un oggetto potente, ed è passato a indicare la scrittura e il modo personale di scrivere — già in latino. Tutta l’ampiezza del concetto di ‘stile’ sgorga dall’unicità del nostro modo di scrivere. Ma perché quell’-ema? Che ci dice?

Lo stilema è modellato formalmente sul fonema (anche se così è un pasticcio greco-latino). Letteralmente il greco phonema vale ‘voce, emissione vocale’. A fine Ottocento viene recuperato come termine specialistico della linguistica: il fonema è l’unità di suono di una lingua, unità minima e distintiva. Ad esempio distinguiamo i fonemi /b/ e /s/ (che non possiamo scomporre ulteriormente), e quindi anche le parole bella e sella.

È seguendo questo percorso (tortuosetto ma onesto) che lo stilema si fa elemento di stile, unità minima e distintiva riconoscibile in uno stile — cioè in un modo di scrivere o di declinare in maniera personale qualunque cosa.

Posso parlare di come le inquadrature simmetriche siano uno stilema caratteristico del regista Wes Anderson, di come il barocco giochi nel modo più svariato con lo stilema di opporre curva a contro-curva dalle piante degli edifici fino alle decorazioni, dello stilema del raddoppio della quantità di burro tipica della cucina che fa crescere della nonna, di come gli stilemi di specifiche interiezioni o parolacce fioriscano nei discorsi di conoscenti, o di come indossare un certo occhiale o un certo pantalone sia uno stilema di appartenenza a un certo gruppo (nei contesti giusti, per motivi ineffabili, si usa il singolare anche se nell’italiano normale sono nomi plurali, per motivi ineffabili, e anche questo è uno stilema). In modo ordinario, e secondo l’intuizione prima, lo stilema che anticipavamo di una certa scelta di parole, di un certo modo di strutturare la frase, distingue ogni persona che parli o scriva.

Saper notare uno stile è una capacità importante, per leggere fra le righe del mondo. Lo stilema ci schiude le possibilità di notare i mattoni di cui uno stile, qualunque stile, si compone. E ha anche il vantaggio non dappoco di essere perfettamente comprensibile, almeno nella parte grossa del suo significato: dichiara in modo evidente di star parlando di stile.

Parola pubblicata il 04 Febbraio 2023