Superfetazione

su-per-fe-ta-zió-ne

Significato Aggiunta superflua, pleonasmo; fecondazione di un secondo ovulo quando nell’utero è già presente un ovulo fecondato; costruzione aggiunta ad un edificio già completo e che ne rovina l’armonia

Etimologia dal latino: superfetatio, derivato di superfetare concepire nuovamente, composto di super- sopra e fetus feto.

È una parola dal sapore coltissimo, che prende le mosse da un fenomeno biologico: può accadere, nei mammiferi, che ad un ovulo fecondato e già in via di sviluppo se ne aggiunga un altro con una seconda fecondazione indipendente. Se anche il secondo ovulo fecondato riesce ad attecchire, il risultato è quello di una gravidanza gemellare, in cui di regola il secondo gemello nasce leggermente meno sviluppato.

Figuratamente questa parola acquisisce il significato di aggiunta, e con dei connotati di superfluità. È ad esempio il caso della superfetazione in ambito architettonico, con cui si intende una costruzione che viene annessa ad un edificio già ultimato, rovinandone la precedente compiuta armonia. Ma si può parlare di superfetazione anche in una miriade di altri casi: pensiamo ai sequel di un film straordinariamente bello, che sono un’inutile superfetazione; pensiamo all’accessorio che finisce per essere la volgare superfetazione di una mise altrimenti elegante; pensiamo alle ricche argomentazioni di un saggio, che possono essere superfetazioni di una tesi già spiegata e dimostrata.

Parola pubblicata il 06 Maggio 2014