Teleologico

te-le-o-lò-gi-co

Significato Che attiene alla teleologia; che considera il fine, lo scopo

Etimologia composto dal greco tèlos fine e logos discorso.

Pare una parola appartenente a sfere altissime; e in effetti la si trova spesso in teologia e in filosofia. Ma il concetto che esprime ha un’importanza quotidiana indispensabile.

Considerare qualcosa nello scorcio dei suoi scopi, dei fini verso cui è volta, spesso permette di collocarla in un paradigma più maturo, permette di riconsiderarla in maniera radicale. A esempio, l’interpretazione teleologica di una legge permette di superare le strette pastoie del suo testo scritto, facendola funzionare in modo che effettivamente raggiunga lo scopo per cui è posta; il giudizio teleologico su un’opera d’arte porta a riflettere sugli intenti con cui è stata creata, e sull’efficacia della sua comunicazione; e un percorso di formazione può trovare la sua radice teleologica in un obiettivo, o in un sogno.

Poi ovviamente si può parlare di teleologia anche discettando delle finalità escatologiche della vita e dell’universo, e sulla consistenza del Caso; ma il teleologico rappresenta un intero genere di pensiero, che vuole penetrare i meccanismi delle cause e degli effetti.

Parola pubblicata il 13 Aprile 2015