Trastullare

tra-stul-là-re (io tra-stùl-lo)

Significato Allietare, divertire, distrarre con giochi e passatempi; illudere, ingannare

Etimologia da trastullo, di etimo incerto: forse da trastrum ‘banco’, forse dal latino medievale se transtollere ‘trastullarsi’.

Una parola che potrebbe parere di delicatezza infantile mostra invece dei bei tratti di malizia.

L’etimologia è incerta e dibattuta: per quanto nel latino medievale sia attestato un se transtollere che ha proprio la silhouette del nostro ‘trastullarsi’, non è chiaro da dove questo salti fuori - non è il latino classico, è una lingua che anche rispetto al latino imperiale e tardo ha subito mutamenti sensibili, quindi anche rilevare che si potrebbe trattare di un composto del ramificatissimo verbo tollere col prefisso trans (arrivando magari a un significato di ‘portare oltre’) ci lascia nel pantano. Altri, forse più correttamente, lo vogliono derivato invece del latino trastrum, cioè ‘banco’, in particolare riferimento al banco del buffone, del giocoliere, del saltimbanco (!), ristretto nell’ipotetico diminutivo di transtrullum.

Ad ogni modo, ‘trastullare’ significa divertire, allietare, e questo significato può prende le sfumature più assurdamente diverse, visto che dal suo ambito di prima elezione, il gioco infantile, può spingersi fino all’inganno e all’erotismo: nel pomeriggio piovoso trastulliamo i bambini con uno spettacolo di marionette, io mi trastullo con un film di terz’ordine, l’amico si è fatto trastullare con lusinghe illusorie e ormai ha firmato il contratto, e volentieri passiamo qualche ora a trastullarci a letto in compagnia. Peraltro, se già in Dante è chiara l’impronta infantile del trastullare, già in Boccaccio lo troviamo anche fissato nel dilettarsi in passatempi amorosi.

È una varietà, quella di questo verbo (transitivo o intransitivo pronominale che si prenda), che spinge a ristrutturare le immagini che ci porta in mente per renderle organiche, compatibili, conseguenti: guardandolo dalla giusta distanza possiamo vedere che è un verbo di letizia che prende il suo tempo. Il tempo del gioco che fa passare i giorni in cui si cresce, quello che si investe nel piacere a dispetto dell’agenda, quello che serve per carpire una fiducia da tradire, quello dell’amore che non capisci se è un’ora o un giorno. Sincero o ipocrita, puerile o adulto, misurato o perso: il trastullare ci parla di divertimento, di distrazione, e di letizia non astratti, ma calati nel tempo.

Una parola un po’ più sottile e profonda di quel che ci si aspetterebbe.

Parola pubblicata il 19 Maggio 2019