Puerile

pue-rì-le

Significato Di fanciullo; immaturo, ingenuo

Etimologia dal latino puerilis, derivato di puer ‘fanciullo’.

Il significato di questa parola, nonostante la sua originaria neutralità, ha finito per diventare decisamente spregiativo.

Si dice innanzitutto puerile ciò che è proprio dei fanciulli: si può quindi parlare del viso puerile del fratello in una vecchia foto, o dell’amicizia puerile che resta viva nei decenni. Ma il puerile, quando si trova in una persona adulta, è giudicato come negativo, segno di immaturità superficiale o ingenuità.

Infatti si sente spesso parlare di una reazione puerile davanti alla provocazione, o di una vendetta puerile contro la leggerezza di un amico, o del desiderio puerile e incontinente davanti a una vetrina. Un uso senza dubbio vigoroso, che trasmette con efficacia e spessore un certo tipo di immaturità; peccato che a questa parola non si trovi mai associato il fanciullo quale esempio virtuoso. Una curiosità puerile ha comunque una sfumatura di acerbo e sciocco - nonostante la curiosità dei più giovani sia tenace e pervasiva; un entusiasmo puerile è ingenuo e inconsistente - anche se l’entusiasmo del bambino è poderoso e cristallino; e la manifestazione d’affetto puerile è esagerata e inconsapevole delle maniere opportune - nonostante le manifestazioni d’affetto che eravamo soliti esternare da piccoli fossero trasparenti, sentite e immediatamente partecipi.

Probabilmente, tale pervicace impostazione è vestigio di una stagionatissima idea di bambino quale persona incompiuta, priva di specificità interessanti e fertili.

Parola pubblicata il 27 Dicembre 2015