Veleggiare
ve-leg-già-re
Significato Spostarsi a vela; fluttuare, librarsi; fare esperienza senza fretta, con una meta o no
Etimologia derivato di vela, col suffisso -eggiare.
Parola pubblicata il 21 Gennaio 2022
ve-leg-già-re
Significato Spostarsi a vela; fluttuare, librarsi; fare esperienza senza fretta, con una meta o no
Etimologia derivato di vela, col suffisso -eggiare.
Parola pubblicata il 21 Gennaio 2022
Questa parola, nata verso la fine del Rinascimento, è imperniata evidentemente sulla vela: il suo primo significato è proprio ‘spostarsi a vela’, detto di navi. E però c’è quel suffisso -eggiare che sa far veleggiare qualunque significato…
Una nave che si sposta a vela ha delle caratteristiche piuttosto evidenti e suggestive: può anche essere mastodontica, ma il potente soffio del vento imbrigliato nel tessuto le darà sempre un profilo di una leggerezza fluttuante. Be’, in effetti è tautologico che fluttui sui flutti: è difficile descrivere le immagini primarie perché esse stesse sono alla base delle parole che usiamo per descriverle.
Questa leggerezza è la vera forza motrice dei significati del veleggiare. Veleggiano i pollini vaporosi nell’aria, veleggia rapido il sole nei pomeriggi che passano in un momento, e lungo la via veleggiano rocambolescamente i documenti che ci sono scivolati dalla borsa.
Vediamo che questo spostamento non è fortemente direzionato, dritto e convinto. È un andare, ma anche quando ha una meta ha un tratto di rilassatezza: dopotutto il veleggiare è solo parzialmente un’azione che domina gli elementi; piuttosto, patteggia col vento, e ha un profilo di spensieratezza sicura ma fatalista — va senza fretta.
Questo movimento si allarga a dimensioni diverse da quelle estese nello spazio. Abbraccia il tempo, come quando veleggiamo verso gli -anta, come quando veleggiamo verso la ventesima edizione di un festival; abbraccia la fantasia, come quando veleggiamo per ricordi lontani, fra scenari futuri, in mondi paralleli di romanzi fantastici; abbraccia la conoscenza, quando veleggiamo nella letteratura sudamericana, quando veleggiamo verso un primo approdo alla matematica superiore.
Nel tratto frequentativo e caratterizzante offerto dal suffisso -eggiare sta tutta la forza poetica di questo verbo. In una movenza libera e leggera riesce a fotografare l’esperienza del viaggio, presente che si rinnova sempre; il contorno della sua rotta non è confuso, ma soffuso, e la rotta stessa è il suo paesaggio.