Austero

au-stè-ro

Significato Severo, rigido, moralmente rigoroso; aspro

Etimologia dal greco: austeros duro, aspro.

Non è una parola semplicissima. Dal primo significato di durezza si diramano significati diversi, che vanno dalla durezza organolettica a quella morale, a quella estetica, a quella economica.

Per quanto riguarda l’austerità organolettica, sarà austero un vino aspro e astringente, come un chianti non invecchiato, o si dirà austero il sapore di un bel limone siciliano mangiato a morsi, o un profumo penetrante di lavanda o di legno d’abete che fa storcere un attimo il naso: l’austero è in questo senso il pungente, il duro, e con una certa qual sfumatura di salute, di pulizia. Non si direbbe mai austero un morbido puzzo di marcio.

Circa l’austerità morale, sarà austero il padre di famiglia vecchio stampo, severo con tutti e specie con sé stesso, sarà austero il politico monolitico che fa l’impossibile per non compromettere mai la sua coerenza con le proprie idee, e il grande atleta che si prepara alla competizione sarà un brillante esempio di disciplina austera.

Nell’immaginario comune l’austerità morale ha però anche, per così dire, un physique du rôle, un aspetto caratteristico, uno stile che la connota. Perciò si potrà sentir parlare di un edificio austero: la durezza di linee semplici e squadrate ci comunica severità; si potrà sentir parlare di uomini dall’aspetto austero: le sopracciglia lievemente aggrottate senza l’ombra di un sorriso e un completo scuro essenziale dichiarano una mente rigorosa; si potrà sentir parlare di una grande statua austera che torreggia in mezzo ad una piazza: la solenne dignità del personaggio che rappresenta è resa da una mastodontica e bronzea serietà.

Infine c’è da considerare l’austerità economica - un concetto martellante, di questi tempi: come sappiamo, si tratta di un regime di gestione delle risorse pubbliche (e private) orientato al risparmio al fine di fronteggiare una crisi. È calco dell‘“austerity” inglese, che fu parola-chiave di certi provvedimenti presi nel Regno Unito durante il secondo dopoguerra con l’obiettivo di diminuire e razionalizzare la spesa pubblica: nel momento di ristrettezze, il risparmio si fa virtù civile - giudiziosa e austera.

Parola pubblicata il 11 Agosto 2013