Ciurmatore

ciur-ma-tó-re

Significato Imbroglione, ciarlatano

Etimologia derivato di ciurmare, dal francese charmer ‘incantare’.

Va da sé pensare che il ciurmatore sia un elemento della ciurma, dell’equipaggio di basso rango della nave. Ma curiosamente non è così.

Il termine ‘ciurmatore’ nasce dal verbo ‘ciurmare’, che è dal francese charmer, ‘incantare’ - il che è naturale, visto che sua volta charmer viene dal latino carminare ‘fare incantesimi’. Ma va detto che sulla forma che ha assunto ‘ciurmare’ in italiano, l’avere popolarmente nell’orecchio il termine ‘ciurma’ ha pesato.

Se ciurmare significa incantare, e di conseguenza (con saggio giudizio) anche ingannare e raggirare, il ciurmatore è quel poco di buono sempre pronto all’impostura, all’inganno: insomma, un ciarlatano, con una sottile ma pervicace aura magica. Teniamo a mente che, dopotutto, il ciurmatore nasce descrivendo maghi, fattucchiere o comunque persone che spacciavano pozioni magiche.

Si seguono con trasporto le televendite condotte da ciurmatori professionisti che vendono panacee con spedizione gratuita, lungo la pittoresca via si susseguono i banchi dei ciurmatori che leggono mani, tarocchi e stelle, e ci rodiamo le mani quando realizziamo di aver concluso un pessimo affare con un ciurmatore - subito scomparso nel nulla.

È una parola che presenta qualche difficoltà d’uso, specie per la poca intuitività del suo significato davanti al richiamo forte della ‘ciurma’. Però è precisa, tagliente, gustosa ed elegante.

Parola pubblicata il 13 Maggio 2017