Favella

fa-vèl-la

Significato Parola, facoltà di parlare; discorso, frase; lingua, idioma

Etimologia dal latino fabella piccolo racconto, diminutivo di fabula discorso, racconto.

Questa bella parola, appartenente a un registro aulico e decisamente antiquato, ha avuto in sorte una fortuna ironica: diventare uno dei primi elementi caratterizzanti usati per scimmiottare tale registro, in particolare su un versante medievaleggiante. Quando qualcuno imita Andreotti simula la gobba, quando qualcuno mima un contadino finge di usare una zappa, quando qualcuno vuole parodiare un italiano medievale dice parole come “messere” e “favella”. Ma a tutt’oggi questa parola non si esaurisce qui.

Pur col limite di un difficoltoso uso non ironico, con la favella si può indicare una gamma variegata di significati connessi alla lingua e alla parola: infatti essa descrive tanto la facoltà del parlare, tanto la lingua intesa come idioma, quanto il discorso o la frase in sé. Si può quindi parlare del ragazzo che all’interrogazione perde la favella, dell’innumerabile varietà di favelle che si sentono parlare per le vie delle città d’arte, e si può restare colpiti dalla favella di un anziano che commenta il giornale al circolo.

Una parola che ci chiede di non farci spaventare dal vintage.

Parola pubblicata il 18 Settembre 2014