Geremiade
ge-re-mì-a-de
SignDiscorso lamentoso
dal nome del profeta biblico Geremia, celebre per le sue Lamentazioni - con un suffisso proprio delle opere letterarie, come "Iliade".
Geremia mise in guardia il popolo d'Israele circa la sorte funesta in cui sarebbe incorso se avesse perseverato nella corruzione e nella lontananza da Dio: infatti Gerusalemme fu rasa al suolo dai Babilonesi, per ordine del Nabucco - e da qui in poi lasciamo a Verdi la narrazione.
Una geremiade è una riflessione triste e prolissa, specie per quanto riguarda prospettive future: senza dubbio la sfumatura invalsa è dispregiativa, e sottolinea la pomposità e il taglio moraleggiante - ed effettivamente la vanità e lo scarso spessore delle comuni lagne politiche e sociali, seppur gonfie, giustifica la connotazione. Ma non è da scordare che una geremiade può anche essere sincera, accorata, un discorso lungo e mesto di cura intenta.
Parola pubblicata il 29 Agosto 2011
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