Truculento

tru-cu-lèn-to

Significato Torvo, minaccioso, truce; che narra fatti di violenza e di sangue in modo retorico e non davvero impressionante

Etimologia dal latino truculentus, derivato di trux ‘truce’.

In questa parola si può notare una certa sbavatura di significato. Potrebbe ben essere intesa come sinonimo di ‘truce’, e in effetti ne è figlia, ma nel marcare l’abbondanza della qualità del truce genera un’esagerazione che comunemente le toglie forza e serietà.

L’uomo truce ha una palpabile aura di crudeltà, mentre l’uomo truculento è sì minaccioso, ma in maniera attenuata, più caricaturale che pericolosa; uno sguardo truculento è senz’altro torvo, anzi lo è fin troppo, e non inquieta quanto uno sguardo truce.

Questo scollamento, questo numero di giri esasperato che fa saltare la trasmissione è evidente nell’ambito delle narrazioni (del giudizio sulle narrazioni), ambito in cui il truculento viene richiamato con peculiare ricorrenza: il film truculento calca così tanto sul sangue da renderlo una maniera enfatica; il passaggio truculento del libro vuole impressionare con un parossismo di violenza, e ottiene di stracciare la serietà della descrizione, di perdere la presa.

Insomma, gli stilemi dello splatter possono anche rispondere ad esigenze narrative e stilistiche, e va tenuto presente - come in effetti mostriamo di aver presente nell’uso comune - che il truculento è uno strumento retorico.

Una parola preziosa che ci dice qualcosa di non scontato: la ricchezza di una sfumatura può stare anche nel suo essere sbavatura di un’altra. (E il ‘trucido’? Quella è un’altra storia.)

Parola pubblicata il 01 Agosto 2018