Acciottolare
ac-ciot-to-là-re (io ac-ciòt-to-lo)
Significato Urtare fra loro oggetti che facciano il rumore di ciottoli
Etimologia composto parasintetico di ciottolo, diminutivo di ciotto, di probabile origine preindoeuropea.
Parola pubblicata il 03 Ottobre 2019
Le parole che descrivono i suoni sono fra le più complesse, e per una ragione ovvia ma sostanziale: sono suoni che raccontano suoni, senza il rifugio di metafore. L’acciottolare è una di queste, e a dispetto del suo uso non comune, il suo significato alle nostre orecchie è dei più familiari.
Quando accompagni in modo brusco il carrello della lavastoviglie, acciottoli i piatti. Quando il cassiere ti ha dato un resto tutto in monete e te lo infili in tasca, le acciottoli a ogni passo. Quando tua nonna ti ha dato una scatola con delle belle tazzine di un vecchio servito, le senti acciottolare ogni gradino che scendi. E acciottoli i sassi che sovrappensiero calci camminando sull’asfalto.
Nel Seicento questo verbo vede la luce con un significato specifico, quello del pavimentare con ciottoli tenuti insieme da una malta; solo a metà dell’Ottocento matura il suo significato sonoro, che ci chiede di pensare al rumore che fanno i ciottoli, quando cozzano fra loro — quello di quando camminiamo sul pendio sassoso e facciamo franare i sassi gli uni sugli altri, di quando camminiamo pesantemente sulla spiaggia ghiaiosa, di quando il bambino rovescia il pietrisco dal secchiello. È un rumore piuttosto sordo, secco — lo stesso ciotto, di cui il ciottolo è diminutivo, pare sia una voce preindoeuropea la cui origine si perde nella notte dei secoli, ma dice molto già col suono, le cui consonanti sono sorde. Sordo, secco eppure pieno e lievemente acuto, non grave come il tonfo di una roccia che cade, e soprattutto non singolo ma composito, una somma di piccoli suoni; uno per ogni piatto scosso, per ogni moneta che crocchia sulle altre, per ogni tazzina che tocca i bordi delle vicine, per ogni rimbalzo sulla strada.
È un verbo straordinariamente preciso. Infilato in un discorso gli permette di evocare in modo diretto un suono noto. E anche se non è il più comune, è capace di portare il suo significato anche all’orecchio ignaro. Insomma, è da intenditori, ma ha buon mercato.