Adoperare

a-do-pe-rà-re (io a-dò-pe-ro)

Significato Utilizzare, servirsi di qualcosa; come riflessivo, impegnarsi, prodigarsi per qualcosa

Etimologia da operare, con un ad- rafforzativo.

Quando un semplice prefisso trasfigura misteriosamente una parola.

In questo caso, il fare dell’operare si tramuta in un impiegare, un utilizzare: si adopera un mezzo per operare un cambiamento. Il dato curiosissimo è che quell’ad-, secondo le fonti migliori, è un mero rafforzativo (e non un ‘verso’). Il che è molto poetico: l’intensificazione dell’azione del fare si concentra nel mezzo, anzi nel suo impiego. In altri termini, all’adoperare è comunque sotteso il fare, ma trova il suo più alto vigore descrivendo l’usare per fare.

Tutta questa potenza è evidente nel consueto uso operativo che se ne fa: se dico che adopero la pentola da cinquanta litri per fare la passata di pomodoro, non spiego un semplice uso, ma una tattica fattiva; se mi raccomando di adoperare tutta la prudenza necessaria nel dare una certa notizia, la carica della prudenza quale strumento d’azione è esaltata; e quando l’amico ci spiega perché adopera carta e penna per prendere appunti, l’impatto è quello della spiegazione di una scelta dritta, intenta. Non si adopera per caso.

Un’energia che non viene persa nell’elegante uso riflessivo, dove diventa l’impegnarsi, il prodigarsi per qualcosa - in cui semplicemente lo strumento adoperato diventiamo noi stessi: mi adopero per il successo della festa, la gente del paese si adopera come un sol uomo per domare l’incendio, dopo tanto adoperarmi conquisto la vetta anelata.

Va segnalata la variante più agile ‘adoprare’. (E ultimamente ci capita spesso di dirlo, ma… anche questa parola alla fine è più di quel che sembrava.)

Parola pubblicata il 10 Agosto 2017