Anatema

a-na-tè-ma

Significato Maledizione; scomunica

Etimologia dal greco: anàthema offerta votiva, maledizione, derivato di anatìthemi dedicare.

Questa parola, nei secoli, ha subìto un curioso passaggio semantico: da offerta a maledizione. Un passaggio facilmente spiegabile.

Nel mondo classico il sacrificio che veniva dedicato al dio in anatema diventava sacro - e la sacertà implicava una separazione del bene offerto dalla sfera profana: non poteva più essere impiegato altrimenti né toccato. Già così l’anatema si colora di maledizione, ma fu con la traduzione greca dell’Antico Testamento che questo termine si volse definitivamente verso questo nuovo significato: infatti fu usato per indicare quella categoria di beni dedicati agli dèi pagani il cui unico destino doveva essere la distruzione, oggetti maledetti. Nel Nuovo Testamento, poi, l’anatema diventa la maledizione che può essere pronunciata contro gli eretici - fino ad arrivare all’anatema come messa al bando dalla comunità religiosa, ancor più incisiva rispetto alla scomunica.

Notiamo che sostanzialmente anatema è sinonimo di tabù: il bandito, ciò con cui si deve evitare ogni contaminazione. Ma nell’anatema prevale il connotato di maledizione, che si pronuncia o si lancia; e se prima era una maledizione specifica, oggi il significato di anatema si è esteso e secolarizzato, diventando genericamente una maledizione pesante (non priva della sua originale solennità).

Parola pubblicata il 04 Febbraio 2014