Aplografia

a-plo-gra-fì-a

Significato Errore di trascrizione di un testo, che consiste nello scrivere una sola volta lettere, sillabe o parole che dovrebbero essere ripetute

Etimologia composto dal greco àplous ‘semplice, ingenuo’ e graphè ‘scrittura’.

Dietro questa parola si cela il concetto di un errore consueto - per quanto, come vedremo, vi si incappi meno.

L’aplografia è un errore di trascrizione, che consiste nello scrivere una sola volta un elemento che dovrebbe essere ripetuto: pensiamo a lettere doppie, sillabe uguali o simili in una stessa parola, parole uguali. È spesso un’ingenuità, determinata dalla rapidità dello scrivere o dalla scarsa attenzione, ma altre volte è la manifestazione di un naturale e antichissimo fenomeno linguistico di semplificazione (l’aplologia), che finisce per determinare una forma nuova e più semplice di certe parole. È il caso di termini come ‘mineralologia’ che diventa ‘mineralogia’, ‘emotionicon’ che diventa ‘emoticon’, ‘tragicocomico’ che diventa ‘tragicomico’.

Se l’aplologia è un fenomeno vivissimo e che porta alla nascita di parole sempre nuove, l’errore dell’aplografia ha incontrato un argine notevole: il copia-incolla. Di rado oggi ci capita di trascrivere testi - e non a caso si tratta di un termine proprio innanzitutto della filologia: agli amanuensi capitava spessissimo.

Comunque può accadere che, programmando un software, si trascriva un codice tralasciando un elemento doppio, e che l’aplografia ne comprometta quindi il funzionamento; l’ingenuità di un’aplografia può rivelare all’insegnante che lo studente non ha capito un termine; e con discrezione si può correggere l’aplografia dell’amico straniero.

Ovviamente esiste anche l’errore contrario, la dittografia. Parole interessanti, perché ci danno la dimensione di quanto certi errori comuni abbiano un che di universale.

Parola pubblicata il 08 Marzo 2016