Appurare
ap-pu-rà-re (io ap-pù-ro)
Significato Accertare, verificare, controllare, riconoscere la verità di qualcosa; depurare
Etimologia dallo spagnolo apurar, composto parasintetico di puro ‘puro’.
Parola pubblicata il 17 Maggio 2018
ap-pu-rà-re (io ap-pù-ro)
Significato Accertare, verificare, controllare, riconoscere la verità di qualcosa; depurare
Etimologia dallo spagnolo apurar, composto parasintetico di puro ‘puro’.
Parola pubblicata il 17 Maggio 2018
Il passaggio semantico che porta il ‘depurare’ fino al ‘verificare’ avviene già nello spagnolo del XIII secolo: l’italiano recepisce questo verbo a giochi fatti, nel Seicento.
Sappiamo che appurare vuol dire accertare, chiarire, controllare la verità di qualcosa, in un registro piuttosto curato. Appuro che non stia passando nessuno e faccio una rapida inversione, andando giusto incontro ai vigili della municipale che non avevo notato e mi fermano; nella ricerca clandestina di squisitezze dolci appuro che qualcuno ha finito il barattolo di nutella lasciandone un sottile strato sulle pareti perché alla vista paresse pieno (aspetta, sono stato io); e una rapida indagine è sufficiente ad appurare l’estraneità ai fatti di un primo indagato.
La bellezza con cui ci si presenta l’appurare è penetrante: un atto tutto intelligente come quello del verificare una realtà viene dipinto in una veste chimica, o alchimistica, per cui il fatto viene depurato, scevrato dal dubbio e dal falso, e quindi mostrato alla mente limpido, nella sua forma vera e vera consistenza. E in effetti il richiamo di questo processo resta in una certa solennità, in una certa cerimonia dell’appurare: anche se appuriamo con un’occhiata en passant, rimane un’azione presente.