Assodato

as-so-dà-to

Significato Rendere sodo, duro, solido; accertare

Etimologia propriamente, participio passato di assodare, composto parasintetico di sodo, derivato di solidus ‘duro, compatto’.

A guardarla bene questa parola rivela una sorte delle più simpatiche. Infatti vive soprattutto in discorsi che hanno l’altezza dell’indagine, dove l’assodato prende il profilo dell’accertato. E però non si scappa: lo fa evocando il sodo.

Nella situazione in cui diremmo «Ormai è assodato che l’errore è stato suo», «Possiamo dare per assodato questo assunto», «La verità di questa testimonianza è assodata», stiamo a tutti gli effetti dicendo che fatti, assunti, proposizioni di verità abbiano la qualità del sodo. Il che è curiosissimo, perché questo termine, per quanto generale e di ampio respiro, vive soprattutto in espressioni caratteristiche, qualificando in modo statisticamente rilevante uova, glutei, lavori e botte.

Insomma, c’è un collegamento mentale fra la chiappa plastica che un lungo esercizio ha reso soda — o l’uovo rimasto otto minuti nell’acqua bollente, se è meglio accetto — e un acclaramento che consegue a una sottoposizione a verifica squisitamente logica.

Dopotutto anche il sodo (come il saldo che abbiamo visto giorni fa) ci chiede di partire dal solidus latino: le sue caratteristiche di durezza e compattezza acquistano nell’uso corrente la misura del tatto, una consistenza che si tocca — ora con voluttà, ora patendo — ma specie in passato ha avuto tutti i significati del solido, del massiccio e dell’intero, qualificando ragioni sode, oro sodo, perfino pepe sodo, non macinato.

Si può ancora, e senza scandalo, parlare di uova assodate, di colle e vernici assodate al giusto grado, di un muro assodato con un buon intervento — ma sono casi minori. L’assodato che ci è più consueto, quello dell’accertato, dell’acclarato, ci rimanda l’eco di un uso ormai antiquato, che trova nel rendere sodo un rendere solido, e quindi sicuro, verificato, mentre la parola da cui scaturisce — il sodo — nell’uso si è ormai spostata su significati diversi — dal saldo in genere al particolare tosto al tasto. Un po’ come quando passa un aereo in cielo, lontano, e il suo rombo ci arriva da ben più indietro di dove lo vediamo.

Parola pubblicata il 13 Dicembre 2020