Collutorio

col-lu-tò-rio

Significato Soluzione medicamentosa per l’igiene orale

Etimologia dal latino collutus, participio passato di colluere ‘sciacquare’, composta da cum e luere ‘lavare’.

Si scrive ‘colluttorio’ o ‘collutorio’? Qui va fatta alzare in piedi la vecchia signora Ortografia. Infatti siamo davanti a una parola specifica e interessante, ma che non presenta particolari problemi d’uso se non quelli che concernono il modo in cui è scritta.

Per qualche decennio certe pubblicità dei collutori, soluzioni medicamentose per l’igiene orale, li hanno chiamati ‘colluttori’, con due ‘t’. Vuoi per l’influenza di parole come ‘colluttazione’, vuoi per la seducente lussuria delle doppie, questa forma errata ha preso piede: errata perché ingiustificata davanti al latino collutus, che si accontenta di una sola ‘t’.

Ciò che stupisce di questo termine è però l’antichità. La suggestione di un liquido benefico che, se usato per sciacqui quotidiani, giova alla salute della bocca, risale alla medicina ippocratica - si parla di almeno ventitré secoli fa. Ed è una suggestione curiosa, perché è da meno di settant’anni che sono stati messi a punto collutori di efficacia scientificamente comprovata. Insomma, le classi agiate dell’antichità romana si sciacquavano la bocca con soluzioni di aceto e allume perché già si sentiva il bisogno di collutori, millenni prima che collutori davvero efficaci fossero inventati.

Parola pubblicata il 14 Aprile 2017