Effluente
ef-flu-èn-te
Significato Che sgorga fuori; rifiuti, materiale liquido di scarico
Etimologia dal latino effluens participio presente di efflùere ‘scolare, sgorgare’, comp. di ex- ‘fuori’ e flùere ‘scorrere’.
Parola pubblicata il 16 Luglio 2017
Questa parola si colloca all’interno di un’area di termini parenti ben noti (dall’affluente, al confluire, all’effluvio), ma di per sé, per quanto appaia familiare, non è molto frequentata. E però merita attenzione, perché si tratta di una carta piuttosto raffinata.
Come molti participi presenti ci si presenta in due vesti, di aggettivo e di sostantivo. Nel primo caso, splendido, qualifica ciò che sgorga fuori: dopo il faticoso scavo si rimira con soddisfazione il rivolo effluente d’acqua fredda e pura, il cioccolato fuso effluente dalla prima incisione nel tortino caldo ci fa smaniare, il sangue effluente durante la donazione non impressiona, nell’intimità ci si scambiano confidenze effluenti. Com’è più netto e specifico del proveniente, com’è più fine e grazioso dello sgorgante.
Tutta la grazia di questo aggettivo trova però una svolta selettiva non gradevolissima nel suo uso come sostantivo: infatti l’effluente è il materiale di scarico, il rifiuto, specie liquido. Si valuta l’idoneità della fogna a ricevere l’effluente, l’effluente viene condotto all’impianto di depurazione, l’effluente tossico o radioattivo necessita di uno smaltimento speciale. Probabilmente su questa specificazione ha pesato la potenzialità eufemistica che una parola delicata come questa ha, il che è pregevole, per quanto l’esito sia un po’ riduttivo.
Qualcuno noterà: se è un participio presente, dovrà esistere anche il verbo ‘effluire’. Ebbene, è desueto ma esiste, e significa, naturalmente, fluire fuori.