Fallo

fàl-lo

Significato Errore, colpa, difetto; organo genitale maschile

Etimologia nel primo senso, derivato a suffisso zero di fallare, dal latino: fallere ingannare, sbagliare; nel secondo, dal greco phallós, col medesimo significato di organo genitale maschile.

Nel medesimo guscio si trovano a coesistere due parole diverse, con due distinte origini che non paiono collegate fra loro, per quanto ironiche suggestioni possano intendere altrimenti. Sono comunque ambedue parole di grande grazia.

Nel primo significato il fallo intreccia i significati di errore, di colpa e di difetto in un registro piuttosto elevato: si può mettere un piede in fallo e cadere, si può rispondere senza fallo alla tempesta di domande, si può temere di trovarsi moralmente in fallo, il progetto può andare in fallo, e può fare fallo una memoria poco esercitata. Scegliere di usare questa parola invece dei molti sinonimi plausibili permette di impreziosire e ingentilire il discorso: quando si parla di un tema delicato come l’errore, la gentilezza tiene aperte molte porte.

Nel secondo significato, questa parola contempla l’organo copulatore maschile nei suoi connotati più simbolici: classicamente è una parola usata in storia dell’arte, in antropologia, in psicologia. Tiene in ombra le sfumature più volgari, goliardiche o anatomiche privilegiando un tono incline a considerarne le suggestioni culturali: si parlerà della statua propiziatoria della fertilità dotata di un fallo estremamente pronunciato; si parlerà dei simboli fallici che ricorrono in un sogno; si parlerà dell’amuleto apotropaico a forma di fallo. Dato questo tenore, sull’uso di questa parola ci si può sbizzarrire anche con intenti espressivi più coloriti, forti di un’aura seria che preserva comunque dalla volgarità.

Parola pubblicata il 14 Marzo 2014