Focus

fòcus

Significato Punto di convergenza di attenzione, cura, azioni; parte della frase posta in rilievo; focolaio dell’infezione nel corpo

Etimologia voce inglese, dal latino focus.

La storia di questo anglicismo, anzi anglolatinismo, è davvero peculiare: il suo uso nel latino moderno pare sia riconducibile a un inventore illustre, attraverso l’inglese è passato in italiano ormai da molti decenni, ma sta generando significati sempre nuovi, che non troviamo nei nostri dizionari… e tantomeno in quelli d’inglese.

Si parte dal focus latino, che come dicevamo parlando del focolaio, acquisisce il significato di ‘fuoco’ soppiantando ignis, dal primo significato di ‘focolare’ che aveva. Ora, nei primi anni del Seicento Keplero, il celebre astronomo, conducendo studi di ottica parla di focus indicando quello che conosciamo come ‘fuoco’ di una lente, il punto di convergenza dei raggi luminosi che l’attraversano. Dopotutto non è il punto che si cerca quando cerchiamo di accendere un fuoco con una lente d’ingrandimento? La paternità non è certa oltre ogni dubbio, magari era un uso corrente di cui non abbiamo attestazioni precedenti — ma non scordiamo che a Keplero dobbiamo anche altri termini, come ‘penombra’ e ‘satellite’.

In inglese il focus ha diversi significati, figurati e no, che gemmano da questo focus ottico del latino moderno. Come verbo è un mettere a fuoco, un concentrarsi, e come sostantivo è il centro, il punto focale, di massima importanza e nitidezza, a cui si presta attenzione. Dagli anni ‘50 il termine inizia a entrare in italiano, nei panni di termine tecnico del lessico linguistico (focus come parte della frase che viene messa in rilievo) e medico (focus come focolaio, punto d’impianto di un’infezione). E tanti dizionari si fermano qui.

Ma il focus prosegue; e acquista sfaccettature che troviamo in inglese, con qualche licenza: possiamo parlare di come il focus del saggio sia su un aspetto di solito trascurato, dell’amministrazione che dichiara il suo focus sarà su una certa frangia fragile della popolazione, di come possiamo confrontarci su una questione sì generale, ma con un focus specifico sull’urgenza emergente. Qui il focus è spiccatamente ottico: è il punto su cui converge l’attenzione e la cura, anche a costo di una certa sfocatura di ciò che si trova su altri piani.

Altre estensioni troncano e sintetizzano usi inglesi: il focus può essere una riunione che decide su un argomento, per fare il punto (sarebbe il focus group), ma anche un documento di approfondimento (sarebbe il focus report o simili). Così il focus procede, con sempre maggior licenza e grande vitalità.

Si potrebbe pensare, forse, di impiegare il termine fuoco, o ricorrere a punto focale, per evitare l’anglolatinismo: qual è il fuoco del saggio? Quale il suo punto focale? Ma ‘fuoco’ è una parola già pesante di significati (il fuoco del saggio potrebbe essere il suo pepe), e ‘punto focale’ è una soluzione poco economica. E dopotutto ormai focus ha un concetto e una forma noti — e che, vuoi buttare via roba di Keplero?

Parola pubblicata il 20 Marzo 2020