Lettura

let-tù-ra

Significato Atto del leggere, interpretazione; opera scritta; conferenza, lezione

Etimologia dal latino tardo lectura, derivato di lectus, participio passato di lègere ‘leggere’.

Buffo scrivere di un’azione che si sta compiendo qui e ora, parola per parola.

Il verbo latino ‘lègere’ è magnificamente vasto: il suo significato va dal raccogliere allo scegliere, passando per il ‘leggere’ che conosciamo noi - che alla fine è un raccogliere dei segni. E il primo significato che si dà al termine ‘lettura’ - piacevolmente scandito, e che per essere pronunciato richiede il suo tempo - è proprio l’atto del leggere. Ma non si può fare un passo senza che le cose si complichino, perché spesso il leggere non è un’acquisizione trasparente di informazioni, richiede un’interpretazione dei segni raccolti: dopotutto anche davanti agli ossicini segnati con rune, allo spartito e al crittogramma si compie una lettura - per quanto diversa da quella del contatore.

Inoltre, il nome dell’atto si estende all’oggetto dell’atto stesso, e così la lettura diventa anche il testo che si legge, l’opera scritta. Si possono consigliare buone letture, lo scaffale è carico di letture interessanti, per il mare si scelgono letture meno impegnative. Ed elegantemente diventa anche il nome non dell’atto ma dell’attività del leggere, del passatempo, del momento ad esso dedicato: nostro fratello passa più tempo di noi immerso nella lettura.

C’è infine un certo parlare intorno al significato di ‘lezione’ (che peraltro pure deriva dal ‘lègere’ latino, attraverso ‘lectio’) o ‘conferenza’ che la parola ‘lettura’ può prendere, poiché si tratta di un anglismo (da lecture). Ma notiamo due cose: è un anglismo di vecchissimo corso (compare in italiano a metà del Seicento, facilmente digerito in virtù della sua ascendenza latina), ed è una risorsa ironica formidabile nel caso tragico in cui la conferenza sia effettivamente una lettura.

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Ultima chiamata!

Ormai lo sapete: Ivrea, dal 1 al 4 giugno, “La grande invasione”, festival della lettura. Un’occasione di arricchimento fertile come poche altre. Per orientarvi, qui trovate il programma: chi può e chi è in zona avrà un inizio di giugno da ricordare. E Una parola al giorno sarà presente con cartoline che verranno distribuite al pubblico.

Trovate tutte le informazioni sul sito ufficiale, mentre chi nell’ultimo mese fosse stato in eremitaggio sull’Himalaya qui può trovare il nostro articolo di presentazione, con i link del caso e le altre parole che abbiamo scritto per “La grande invasione”.

Partecipate, fa bene.

Parola pubblicata il 30 Maggio 2017