Menare

me-nà-re (io mé-no)

Significato Condurre, portare; agitare; colpire, picchiare

Etimologia dal latino minare spingere, in particolare un animale; derivato di minari minacciare.

Questa è una parola dai significati ricchi e variegati, di cui taluni sono desueti, altri vivissimi. L’immagine etimologica di questa parola è molto vigorosa: è uno spingere, un condurre gli animali con modi minacciosi, agitati, anche violenti. È da questo primo significato che si dirama la bolgia di tutti i significati odierni - e per cogliere il nesso con ciascuno serve un po’ di perspicacia.

Facciamo una rapidissima panoramica: la via può menare in città, e si può figuratamente menare qualcuno per il naso, portandolo dove vogliamo. Si può menar discordia in un gruppo, nel senso di suscitarla, e perciò condurvela, o menar vanto di fanfaronate, nel senso di portarle in giro e agitarle. Il cane mena la coda battendola come un bastone, e due tipi rozzi si menano fuori dal bar.

Una gran confusione? No: vediamo che questa chioma di significati è riconducibile a due soltanto, prossimi all’etimo: il portare e il picchiare - due facce della stessa medaglia, per il pastore d’altri tempi. anche se oggi pare ben più in voga il secondo.

Merita una nota a parte l’espressione “menare il can per l’aia”: è usata comunemente col significato di temporeggiare, di non giungere mai a un punto. Si può intuire il senso di quest’espressione considerando che un cane, condotto in un piccolo cortile, ha ben poco da fare, a parte gironzolare un po’. E certo non può sferrarsi nella sua atavica funzione di cacciatore.

Parola pubblicata il 13 Gennaio 2015