Noia

nò-ia

Etimologia dal latino: in odio odioso, da cui il latino parlato inodiosus.

Da un senso di disinteresse, di fastidio, di inerzia nasce un astio che nelle sue forme profonde si contorce simile all’odio: questa è la noia.

Non ha l’esoterismo dello spleen, né la serenità della pigrizia - ma uno sprone che punge e fa rigirare alla disperata ricerca del non ripetitivo, del nuovo, dell’interessante.

Non vivendo più ai tempi di Leopardi, in cui effettivamente trovare il non ripetitivo, il nuovo, l’interessante poteva essere un serio problema, la noia resta la cifra di chi non abbia progetti e non coltivi interessi di stupore partecipe, di chi viva pesando sul divano come un sacco di patate, con un tenore sentimentale di fondo di disagio e disprezzo odioso - con gli orizzonti troppo stretti o un culo troppo pesante anche solo per sognare un riscatto.

La noia esiste solo nel cuore di chi la provi, e per sua piena responsabilità.

Parola pubblicata il 25 Luglio 2011