Perla

pèr-la

Significato Preziosa concrezione globulare che si forma all’interno di alcuni molluschi bivalvi intorno a un corpo estraneo. In senso metaforico, persona o cosa che possiede qualità rare e mirabili

Etimologia dal latino medievale perla, probabilmente attraverso l’ipotetica voce del latino volgare pernula, diminutivo di perna (prosciutto), nome col quale i Romani chiamavano un tipo di mollusco la cui forma ricordava quella di un prosciutto, di una coscia di maiale affumicata.

Margherita di Savoia, a cui fu dedicata la classica pizza, moglie di Umberto I e regina consorte d’Italia, era nota come la regina delle perle. Una passione che l’accompagnò per tutta la vita: sono numerosi i ritratti in cui compare col collo cinto da fili e fili di meravigliose sfere lattee e luminose. Purtroppo, all’indomani del referendum del giugno 1946, il re Umberto II, nipote di Margherita, prima di partire in esilio alla volta del Portogallo, consegnò alla Banca d’Italia, per mano dell’avvocato Falcone Lucifero, un cofanetto contente la maggior parte dei gioielli della famiglia reale. Tra quelle meraviglie c’erano le famose perle della regina Margherita, che da allora sembra siano conservate nei caveaux della Banca. Una sorte quanto mai triste per dei preziosi che hanno bisogno di luce e di essere indossati a contatto con la pelle per continuare a vivere e a splendere!

La cosa che più colpisce, però, è che la regina Margherita portava già nel nome questo debole per le perle: in latino classico, infatti, perla era margarita, e veniva direttamente dal greco margarìtes, col medesimo significato — un termine che ha indicato anche le pratoline primaverili e che anzi ad oggi leghiamo indissolubilmente al fiorellino (e alla pizza). Il termine che usiamo per indicare la preziosa sfera bianca, invece, deriva dal latino medievale, a sua volta dal latino volgare (forse della Sicilia) pernula. E qui la storia si fa più bizzarra: sembra che con pernula, diminutivo di perna, si indicassero alcuni bivalvi perliferi la cui forma assomigliava a quella di… un prosciutto!

Proprio così: essendo perna il nome di un prosciutto, queste conchiglie che potevano produrre perle erano praticamente chiamate ‘prosciuttini’, e così la pregiata sorpresa che potevano celare al loro interno. Quindi, quando oggi ci mettiamo al collo il famoso giro di perle dall’eleganza passe-partout, ci stiamo agghindando la scollatura con una bella collana di prosciuttini. Niente male!

La parola perla, però, oltre ad indicare le favolose sfere luminose dalle sfumature lattee, dorate, violacee o nerastre, può essere usata anche in modo metaforico per apprezzare le qualità rare ed amabili di qualcosa o di qualcuno: quel vino che ci avete regalato a Natale era una vera perla! Non farti scappare quel ragazzo, è una perla rara! Ed ora vi mostrerò la perla della mia collezione di libri antichi… Senza contare che, ironicamente, la perla diventa lo strafalcione imperdibile — per cui la collega insegnante ci racconterà sempre con malizia bonaria qualche perla trovata negli ultimi temi che ha corretto.

Certo che se poi qualcuno vuol farvi assaggiare un prosciutto speciale che è una perla rara allora lì è ironia del destino.

Parola pubblicata il 22 Agosto 2021