Serico

sè-ri-co

Significato Di seta

Etimologia da Seres, nome di un antico popolo dell’Asia centrale.

Caso curiosissimo di un sostantivo e del relativo aggettivo che non sono etimologicamente correlati: le storie di ‘seta’ e ‘serico’ non nascono dal medesimo tronco.

Il termine ‘seta’ - che come sappiamo indica una particolare fibra tessile prodotta dalla larva di Bombyx mori - ha la stessa origine di ‘setola’: deriva dal latino seta, variante popolare di saeta cioè proprio ‘setola, crine’.

Il termine ‘serico’ ha invece un’origine ben più fascinosa. Fonti greche e romane ci narrano di un popolo straordinario che abitava la Serica, una remota regione dell’Asia centrale, imprecisamente collocata fra gli Altai e il Pamir: i Seres (o Seri). Costoro a quanto pare avevano una statura molto superiore rispetto a quella di una persona normale, godevano di una vita lunghissima, e manco a dirlo erano profondamente saggi e conducevano esistenze frugali. Ma soprattutto, erano i primi produttori e commercianti di seta. Così i Greci e i Romani conobbero la seta attraverso il nome dei loro (più o meno mitici) produttori: il greco serikós (propriamente, ‘dei Seri’) informò il latino sericum ‘seta’.

Oggi usiamo questo aggettivo sia per indicare concretamente ciò che è fatto di seta (uno scialle serico) o riguarda la seta (l’industria serica) sia, più frequentemente, per descrivere qualcosa che abbia i caratteri di morbidezza, liscezza e lucentezza della seta: può essere serica la pelle dell’amata, o serici i suoi capelli, serici i petali della rosa, serico un vino rotondo, fine e scevro da ogni asprezza, serica la voce del conduttore radiofonico.

Parola pubblicata il 19 Luglio 2016