Sfizio

sfì-zio

Significato Voglia, capriccio, divertimento

Etimologia etimo incerto.

Sappiamo che è una voce meridionale, ma l’etimologia dello sfizio resta misteriosa. Ed è un vero peccato, visto che lo sfizio è tutt’altro che misterioso, e anzi è un concetto-chiave piuttosto vasto a cui si ricorre spesso e volentieri.

Se si vuol cercare di afferrarlo con una definizione da dizionario si deve dire che è una voglia, un capriccio, un divertimento; ma rispetto alla voglia lo sfizio è più mirato su un preciso piacere, è meno balzano e smorfioso del capriccio, e non è proprio necessariamente divertente: lo sfizio è pianamente qualcosa che va o che va di fare, di cui va di godere, con leggerezza, senza ponderose implicazioni.

Molte volte è mosso da un desiderio semplice dei sensi - ha dovuto abbandonare la cintura per le bretelle ma il collega allo sfizio del dolcino dopo pranzo non rinuncia, l’amica si toglie lo sfizio di una rapida liaison con un belloccione rintronato, e quando arriverà la primavera ci godremo lo sfizio di un pomeriggio distesi al sole. Ma nello sfizio sanno godere anche sensi meno carnali, perfino intellettuali, che arrivano a coinvolgere in maniera più o meno sottile il possesso, la curiosità, la rivalsa: per mero sfizio cerco e compro la prima edizione del mio libro preferito, finisco di guardare il film che mi sta annoiando solo per lo sfizio di sapere come va a finire, e quando nessuno ti dà retta e ne segue il disastro ti levi lo sfizio di domandare “Io che dicevo?”.

Che sia una deformazione contratta di satisfìcere, alterazione del latino satisfacere, ‘soddisfare’, che si tratti della negazione, col prefisso s-, di uffizio descrivendo così lo svago, lo sfizio resta uno dei metri importanti del nostro piacere: rapido e leggero, semplice come un cioccolatino o complesso come un’indagine, ma sempre a portata.

Parola pubblicata il 13 Marzo 2018