Sionismo
Parole semitiche
sio-nì-smo
Significato Ideologia e movimento politico nato nel XIX secolo con l’intento di fondare uno Stato ebraico in Palestina
Etimologia da Sion, il nome del monticello su cui sorge la città di Gerusalemme e dove ne fu fondato il primo nucleo.
Parola pubblicata il 30 Luglio 2021
Parole semitiche - con Maria Costanza Boldrini
Parole arabe, parole ebraiche, giunte in italiano dalle vie del commercio, della convivenza e delle tradizioni religiose. Con Maria Costanza Boldrini, dottoressa in lingue, un venerdì su due esploreremo termini di ascendenza mediorientale, originari del ceppo semitico.
Sionismo è una parola che incontriamo in ambito socio-politico e storico. Si tratta di un’ideologia che ha animato un vero e proprio movimento avente per fine quello di fondare uno stato ebraico con capitale Gerusalemme. E qui arriviamo subito al nocciolo della questione.
Molto spesso, quando la gente cerca di spiegare la storia del conflitto israelo-palestinese, parte dall’anno 1917, quello della dichiarazione Balfour, con cui il governo britannico si dichiarò favorevole alla costituzione di una national home in Palestina per il popolo ebraico. In realtà, per capire le radici di questa faccenda e del sionismo in generale, si deve andare ancora più indietro, al 26 settembre 1894, quando un ufficiale francese, ebreo, fu accusato ingiustamente di essere una spia tedesca. Quell’ufficiale calunniato era un certo Alfred Dreyfus e la sua vicenda (nota come l’affare Dreyfus) fu la goccia che fece traboccare il vaso.
L’antisemitismo, al tempo, in Europa, aveva visto una recrudescenza allarmante. Quando scoppiò l’affaire, un uomo politico ungherese di nome Theodor Herzl iniziò a pensare alla situazione ebraica come ad un problema che si sarebbe risolto solo quando gli ebrei avessero avuto una loro patria. Negli anni, poi, la costruzione di un focolare ebraico in Palestina e la successiva fondazione dello stato di Israele si sono fatte gradualmente, attraverso l’acquisto di terre, la fondazione di villaggi, la dissoluzione dell’Impero Ottomano, l’intervento di Gran Bretagna, Francia e della Società delle Nazioni. Ciò ha portato ad innumerevoli rivolte da parte del popolo palestinese.
Sì, ci siamo avventurati in un campo minato politico e ideologico molto attuale e anche estremamente scabro. Si parla di sangue versato ancora e ancora da ambo le parti. Ma noi siamo qui per le parole, le etimologie e i significati, che ci aiutano a capire meglio le cose.
Sionismo prende il nome dalla collinetta di Sion, a Gerusalemme. Nella Bibbia compare numerose volte: ad esempio in Samuele 5, 7 si racconta di come il re Davide espugnò la fortezza di Sion e la fece sua chiamandola poi ‘Città di Davide’. Di Sion sono state date diverse spiegazioni etimologiche dagli studiosi: alcuni avanzano come origine il verbo nasa, che significa ‘sollevare’, altri ancora affermano derivi da ṣiyyôn, ovvero ‘castello’, oppure da ṣiyya, che vuol dire ‘deserto’. Quale che sia la risposta, il Monte Sion ricopre un’importanza estrema nell’immaginario collettivo ebraico. Infatti, attraverso la sineddoche, questo colle è diventato sinonimo di Gerusalemme e del luogo dove sorsero i vari templi ebraici.
‘Sionismo’ è una parola che, oltre a catapultarci in mezzo ai proiettili e alle pietre di una guerra che sembra non aver mai fine, trasuda storia pura — dall’accidente di una calunnia antisemita di spionaggio a un esito grande e sconvolgente come la fondazione di un intero Stato e lo stravolgimento di terre e di generazioni.