Scabroso

sca-bró-so

Significato Ruvido, con una superficie irregolare; per estensione, delicato a trattarsi, che urta la sensibilità

Etimologia dal latino: scabere raschiare.

Esiste anche la parola “scabro”, ed ha la stessa valenza di ruvido, aspro - anzi in questo senso pare più elegante e corretta. Una superficie scabra è ad esempio un foglio di carta non lucida. Sono comunque sinonimi. Però scabroso ha preso anche il significato figurato di indecente, con una connotazione sessuale forte. In realtà, in questo senso, è necessario fare attenzione.

La forza di questo aggettivo sta nella denotazione di ruvidità. Riferita ad un argomento, quindi, si può usare con efficacia quando questo abbia l’effetto di carta vetrata sul pudore di chi lo ascolti. Quindi quando nel discorso è coinvolto un orecchio particolarmente verecondo. Esempio, la barzelletta sconcia alla festa della prima comunione di Luigino è scabrosa. Non ha tatto.

Usare questa parola in senso lato senza una ruvidità specifica, ad esempio riferendosi a due compari mezzi ubriachi che si raccontano avventure scabrose al bar, implica indicare un riferimento generico alla morale comune - passaggio astratto che indebolisce notevolmente la forte sensazione tattile. Esistono altre parole che possono servire meglio questo senso, come ad esempio lubrico.

Parola pubblicata il 21 Ottobre 2010