Siringa

si-rìn-ga

Significato Strumento composto da un cilindro al cui interno scorre uno stantuffo e da un ago forato; strumento musicale a fiato

Etimologia dal greco syrinx flauto, canale, condotto.

Parola comune, ma dalla storia davvero curiosa.

Oggi con questo termine si intende perlopiù lo strumento sanitario usato per iniezioni e prelievi, ideato dal medico francese Charles Gabriel Pravaz verso la metà del XIX secolo: altri prima di lui avevano tentato di costruire strumenti simili, ma fu solo grazie all’applicazione di un’altra invenzione che la siringa di Pravaz vide la luce - l’ago forato, ideato dal medico irlandese Francis Rynd solo pochi anni prima, che permetteva l’impiego della siringa senza dover prima fare un’incisione.

questo nome nasce dal termine greco syrinx, che indicava sia uno strumento musicale, sia la canna, il condotto. Qualcuno avrà infatti in mente il nome della “siringa di Pan”, altro nome con cui viene chiamato il “flauto di Pan”, quello strumento costituito da una serie di cannucce di lunghezza crescente e con l’imboccatura allo stesso livello, tenute strette insieme. L’origine di questo strumento è narrato dal mito.

Siringa era una ninfa amadriade, cioè una ninfa degli alberi, legata alla dea Artemide. Pan, dio silvano dai prepotenti appetiti, aggirandosi nei boschi vide Siringa e - per così dire - se ne innamorò. La ninfa Siringa tentò di sfuggirgli, ma Pan la inseguì fin sulle sponde del fiume Ladone; qui Siringa si rivolse alle Naiadi, le ninfe delle acque, in cerca di aiuto. La ascoltarono, e la tramutarono in un fascio di canne di fiume. Pan, udendo il dolce suono delle canne al vento, ne legò alcune insieme e ne fece un flauto, e lo chiamò ‘siringa’.

Parola pubblicata il 18 Giugno 2015